Un divano letto in un monolocale crea la stanza da letto.

Camera da letto in un monolocale

Arredare una stanza da letto all’interno di un monolocale è certamente un’impresa molto più complessa rispetto a quelle viste precedentemente, anche considerando il fatto che le metrature disponibili per tale tipologia di appartamenti sono sempre più ridotte. Bisogna inoltre pensare che in questi casi, trattandosi appunto di un unico locale che al suo interno deve contenere tutto quanto può essere necessario alla vita quotidiana (dal cucinare al mangiare, dal dormire a ricevere gli ospiti), la zona attrezzata per la notte non potrà avere un’unica funzione, ma andrà studiata in modo da risultare “trasformabile” e vivibile durante il giorno, ovviamente adibita ad altri scopi.

Proprio per il fatto che il monolocale oggi, vuoi per motivi economici vuoi per il fatto che la vita da single è sempre più in auge e si tende a metter su famiglia sempre più tardi, risulta essere il taglio immobiliare più venduto, anche i progettisti d’interni e i designer si sono attrezzati in tal senso mettendo in commercio tantissime soluzioni salva spazio, sia a scomparsa che trasformabili, che consentono di sfruttare al meglio gli spazi sino all’ultimo centimetro, senza rinunciare a nulla e con elementi assolutamente versatili, funzionali e superaccessoriati.

Letto nel monolocale

Anche se non si dispone di molto spazio, dormire bene è comunque assolutamente fondamentale, motivo per cui non bisogna trascurare in alcun modo la scelta del letto né accontentarsi del primo divano letto che si trova; se infatti l’idea del divano letto, magari posto sotto un armadio a ponte, può rivelarsi una valida alternativa, bisogna comunque valutarne attentamente le caratteristiche e optare per uno di quelli di buona qualità, che si presti ad un uso quotidiano. Un’altra soluzione, realizzabile a costi contenuti esattamente come quella precedente, è il letto a soppalco, che consente di avere tutto lo spazio libero a disposizione per il giorno ed un letto sempre pronto per la notte, senza bisogno di alcuna smobilitazione; in questo caso però bisognerà fare i conti con l’altezza dei nostri locali in modo tale che comunque la parte al di sotto del letto sia tranquillamente fruibile ed al contempo alzandoci dal letto non picchiamo una testata contro il soffitto!

Senza dubbio le cosiddette soluzioni a scomparsa, che permettono durante il giorno di camuffare il letto (sia esso singolo, matrimoniale o ad una piazza e mezzo) facendolo apparire come un mobile, una libreria o una parete attrezzata e quelle trasformabili, come ad esempio il letto che di giorno scompare e si trasforma in tavolo utilizzabile sia per mangiarci che come zona studio, sono le più “performanti” nel caso si debbano arredare spazi di piccole dimensioni. Per onor del vero va detto che i costi di questo tipo di mobili non sono esattamente alla portata di tutti e molte volte proprio i giovani, che ne avrebbero più bisogno nel momento in cui mettono su la loro prima casetta con molti sacrifici, non hanno la disponibilità economica per acquistarli; d’altro canto si tratta di elementi particolari e complessi, che proprio in quanto necessitano di essere “trasformati” quotidianamente sono dotati di meccanismi che è bene siano pratici ma anche sicuri e duraturi e purtroppo, come si sa, la qualità si paga! Ciò non toglie che si possa pensare anche and una zona notte più classica, rivisitandola per il giorno in modo tale ad esempio che il letto, grazie a qualche cuscino e ad un plaid, diventi un’accogliente seduta alternativa per i propri ospiti.

Tutto sta nel calibrare perfettamente ogni scelta, ogni colore, ogni particolare, ogni materiale: meglio sempre evitare il nero e le essenze scure e preferire tonalità chiare che danno l’impressione di dilatare gli spazi, magari abbinandovi almeno un tocco di colore acceso, tramite i tessili o qualche complemento d’arredo, che dia risalto e personalità all’ambiente.

Immagini tratte da: www.clei.it

Sara Raggi

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